SEPARAZIONE - DIVORZIO - Famiglia: i
figli restano ai servizi sociali se la madre continua a ostacolare i rapporti
col padre
La Corte
d'appello di Roma ritiene imprescindibile per la revoca del provvedimento
disposto in primo grado un mutamento significativo di condotta da parte del
genitore alienante
Per tornare a dare fiducia a un genitore e revocare
l'affidamento dei suoi figli ai servizi sociali è necessario verificare in
concreto un cambiamento significativo della sua condotta, dimostrabile
attraverso l'unico risultato della fuoriuscita dei piccoli dalla
conflittualità genitoriale.
Con sentenza numero 1927/2017 del 23 marzo (qui
sotto allegata), la Corte d'Appello di Roma ha così confermato
l'affidamento ai servizi sociali di due bambine, disposto dal Tribunale con
collocamento presso la madre e frequentazione del padre con modalità protette
sino all'esito del procedimento penale su di lui pendente.
A chiedere in secondo grado la riforma di tale
decisione era stata la madre, che, tuttavia, è tornata a casa con un netto
diniego da parte del giudice dell'impugnazione. Tale particolare ed eccezionale
forma di affidamento, infatti, era stata disposta anche a causa delle gravi
responsabilità della donna nella determinazione sia della condizione di disagio
personale delle figlie che delle difficoltà relazionali tra queste ultime e la
figura paterna (leggi: "Separazione: la madre paga 150 euro per ogni volta che
mette i figli contro il padre").
In mancanza di un cambio di rotta significativo da
parte della madre, circostanza che non permette di accordarle nuovamente una
piena e incondizionata fiducia circa la sua capacità di crescere adeguatamente
e per il meglio le bambine in maniera autonoma, restano non solo l'affido delle
minori ai servizi sociali e le limitazioni alla responsabilità
genitoriale, ma anche le prescrizioni sul percorso psicoterapeutico
già intrapreso e le sanzioni di ammonimento e pecuniarie inflitte alla
madre per garantire la salvaguardia del benessere psicofisico delle figlie e la
conservazione e lo sviluppo della loro relazione con l'altro genitore.
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